Due incontri per conoscere gli aspetti più importanti dell'opera di Carl Gustav Jung. A cura di M. Franceschetti
«In ognuno di noi c'è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.» (C.G.Jung)
Per Carl Gustav Jung (1875-1961) qualsiasi manifestazione della psiche (emozioni, sogni, fantasie ecc.) invia dei messaggi che è necessario riconoscere ed elaborare. Jung ritiene che questi fenomeni inconsci siano “reali” e abbiano dei precisi significati. Lo spirito del nostro tempo, al contrario, ci impone una conoscenza del reale semplicemente basata sulla coscienza, su tutto ciò che è “osservabile” e “misurabile”, considerando i fenomeni provenienti dall’inconscio come “scarti” della psiche, senza significato di sorta e/o da ignorare.
28/04/2018 : PRIMO INCONTRO
Jung e la psicoanalisi
Nel primo incontro compiremo un viaggio nella storia della psicoanalisi, andando a toccare alcuni concetti chiave della teoria di Jung quali la teoria dei complessi, l’energetica psichica, la tipologia ecc. La psicologia di Jung dà un valore cardine all’inconscio e alla sua forza creatrice e generatrice; attraverso questo viaggio cercheremo di capire perché Jung è molto più attuale oggi che nel Novecento e perché la crescita individuale non possa prescindere dall’integrazione di tutti gli aspetti della psiche (conscia e inconscia).
19/05/2018: SECONDO INCONTRO
Jung e l’Ombra
“Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”
(Johann Wolfgang Goethe)
Le immagini dell’Ombra sono tra le prime a comparire nel processo analitico. Ognuno di noi ne ha una o più d’una che nasconde dentro di sé o proietta all’esterno. Vedremo come queste figure si manifestano nell’inconscio personale ma anche in quello collettivo, nella storia, nella letteratura e nelle fiabe, e quali possono essere gli effetti se queste parti non vengono riconosciute ed integrate.