Supermarket [altri percorsi]

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Supermarket [altri percorsi]

11 Marzo 2020

Supermarket - A modern musical tragedy è uno spettacolo fuori dal comune, pieno di situazioni surreali, di risate tragicomiche e di poesia. A tratti senza parole.

 

Elsinor Centro di produzione Teatrale

presenta

 

SUPERMARKET
A MODERN MUSICAL TRAGEDY
 
 

libretto, testi, musiche, regia Gipo Gurrado

coreografie e movimenti scenici Maja Delak

drammaturgia Gipo GurradoLivia Castiglioni

costumi Sara Pamio

disegno luci Rossano Siragusano

con

Federica Bognetti, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Isabella Perego, Elena Scalet, Andrea Tibaldi,

Cecilia Vecchio, Carlo Cerulo

 


Supermarket 
A modern musical tragedy è uno spettacolo fuori dal comune, pieno di situazioni surreali, di risate tragicomiche e di poesia. A tratti senza parole. Perché quello che succede dentro a un supermercato lascia proprio così. Supermarket è un “non-musical” costruito con nove attori e una partitura sonora fatta di canzoni originali, a cui si aggiunge sia un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato, sia una serie di annunci ad hoc con una drammaturgia originale. E mentre quello che esce dagli altoparlanti incanta e ipnotizza, tra gli scaffali del supermercato si compie il rito del “procacciarsi il cibo”. Come i membri di una tribù, cerchiamo di proteggere i nostri cari affrontando sfide, pericoli, avversità̀... tutto per riuscire a riempire il carrello della spesa, per riuscire ad avere le scorte per superare l’inverno, il mese, la settimana. Strutturata come una vera e propria tragedia, Supermarket inizia con un prologo surreale, per dare poi spazio all’entrata in scena del coro di personaggi. Un avvicendarsi di situazioni comiche trasforma in grottesco disavventure comuni a chi si trova abitualmente a fare la spesa: dall’attesa del proprio turno al banco gastronomia fino al litigio per la coda alla cassa. Al centro del racconto ci sono le persone, con i loro stati d’animo, i loro sentimenti e i loro pensieri. E con una vita che li aspetta fuori, appena superate le casse. Persone bizzarre che incontriamo ogni volta che andiamo a fare la spesa. E quelle persone bizzarre, per gli altri, siamo noi. Dopo aver visto Supermarket non sarà più possibile andare a fare la spesa senza scoppiare a ridere, senza pensare di trovarsi dentro a uno spettacolo comico, a una coreografia di massa, a un musical fuori dal tempo... senza sentirsi protagonisti di uno spettacolo esilarante.

 

 

NOTE DI REGIA

Mi interessava raccontare uno spaccato della nostra società, dalle sue abitudini agli stili di vita, passando per nevrosi e malattie del consumo.

Per questo ho deciso di pensare ad un o spettacolo ambientato in un supermercato:

uno spazio ordinario e quotidiano, che spesso quasi non vediamo davvero, troppo concentrati sulla necessità di portare a termine, nel minor tempo possibile, la nostra spesa.

Raccontare le vite di chi trascorre nel supermercato i pochi minuti di una spesa al volo e di chi invece passa una vita intera dietro alla cassa o al bancone diventa un modo ironico e surreale per rappresentare la nostra esistenza.

In qualche modo ci riconosciamo in questi personaggi un po’ sopra le righe che cantano e recitano sul palco. Così descriverne la bizzarria, definirne i caratteri, raccontare un piccolo pezzo della loro verità in un contesto in cui il rischio di alienazione è alto e costante, li rende in qualche modo più umani e più simili a noi.

Durante il lavoro di ricerca per lo spettacolo – e anche oggi, ammetto – ho preso l’abitudine a frequentare i supermercati per osservare, come un antropologo, i movimenti della “fauna” presente. Guardare gli altri in questo tipo di contesto, che spesso viviamo come uno spazio di “necessaria sofferenza” per la sopravvivenza, offre un interessante punto di vista anche su noi stessi e sul nostro modo di relazionarci, fra di noi e con noi.

La musica in questo spettacolo è un’arma potente, colpisce, intrattiene, anima la scena e, al contempo, veicola contenuti in modo immediato. Certo in Italia il musical non è un genere di grande sperimentazione e i teatri, quando lo propongono, tendono ad andare sul “sicuro” con grandi classici di tradizione anglosassone. Per fortuna c’è chi, come Elsinor, investe in ricerca e sperimentazione.

 

Gipo Gurrado

 

 

Per info Teatro Cagnoni 038182242  cagnoni@comune.vigevano.pv.it