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TFR: cosa fare se l'azienda non paga? 

Occorre innanzitutto capire se il datore di lavoro non versa il dovuto per mancanza di volontà e/o per incapacità e mancanza di liquidità.
Vale la pena però forse prima ricordare che l’acronimo TFR identifica il “Trattamento di Fine Rapporto”, più comunemente detto anche: liquidazione o buonuscita e cioè quella indennità posticipata che spetta al lavoratore nel momento in cui termina il suo rapporto di lavoro, qualunque sia la ragione.

Cosa fare per ottenere il pagamento del TFR?
Innanzitutto, a mio avviso, occorre che il lavoratore formalizzi la richiesta per iscritto nel caso in cui le precedenti richieste verbali e/o gli impegni al pagamento del datore di lavoro non hanno avuto esito. In difetto di mancato spontaneo pagamento di quanto dovuto per TFR nei termini di legge, temo che sia necessario rivolgersi ad uno Studio Legale che non potrà far altro che attivarsi in sede giudiziale per ottenere un titolo che consentirà di iniziare una procedura esecutiva, previa una ulteriore doverosa richiesta stragiudiziale di versamento da parte dell’azienda di tutto quanto dovuto.

Come anticipato infatti il datore di lavoro ha il dovere di accantonare una parte di retribuzione mensile del dipendente ai fini del riconoscimento del trattamento di fine rapporto (salvo il caso in cui il lavoratore abbia optato per il TFR su fondo pensione) e non può evitare il pagamento una volta cessato il rapporto di lavoro neppure a fronte di asserite difficoltà economiche.

Qualora il dipendente non riesca a recuperare il suo credito neppure con una procedura esecutiva, vi sarà possibilità di richiedere gli importi al Fondo di Garanzia istituito presso l’Inps.
Forse non tutti sanno che, presso l'Inps, è istituito un Fondo che si sostituisce al datore di lavoro che non ha adempiuto a propri doveri nei confronti del lavoratore per il pagamento, non solo di quanto dovuto per TFR, ma anche degli ultimi tre mesi di stipendio.
L’accesso al Fondo di Garanzia è però subordinato all’inoltro di specifica domanda di intervento e presuppone determinate azioni e requisiti specificati nel sito dell’Inps e che lo scrivente è a disposizione per chiarire.

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